Ti sembro un po spento, e chiamo gioioso col sapor de la quiete quell´alba un po persa a membrare il passato, ad accendere vivo quel suo casto sorriso che s´illumina al sole e ritorna a sognare. Rimembro ella, la casta chiarezza degli occhi suoi miti, e quel rumore e questo chiaro, ed io vagava a tentar per l´aria di raggiungere lei, e la treccia che danzava furiosa, e l´occhietto che gemeva al mattino. T´ho persa o mia aurora nel fior della vita e tu, tenerella, morivi tranquilla, e tanta è la viva che ora sale nel cuor.

Francesco Sinibaldi